(Moulins, Francia 1925 – 4 aprile 2021)
Vive e lavora a Pierrefeu (Francia). Nato pittore si dedicò alla performance nel 1973, organizzando nel suo studio di New York mostre collettive alle quali partecipavano amici artisti del gruppo Fluxus. Le sue opere si presentano come pensieri e frasi scritti su pezzi di stoffa, di carta o su schermi televisivi. L’apparente “disordine” mantiene sempre un grado di autenticità, capace di avvicinare “pericolosamente ma miracolosamente vita e arte”. L’ironia che serpeggia tra le frasi scritte su qualsiasi supporto sembra negare simbolicamente “l’oggetto moderno autonomo e raziocinante della sua azione artistica”, ponendosi in contrapposizione frontale ai mass media e ai loro obiettivi ironizzando sulle loro potenzialità comunicative.